Sensori magnetici per antifurto

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Il punto debole della casa, per quel che riguarda un tentativo di intrusione da parte di ladri, è rappresentato da porte e finestre. Da qui possiamo essere “attaccati” ed è qui che parte la nostra protezione attraverso un antifurto appartamento. Questo è il primo livello, quello che deve funzionare in maniera egregia, in caso di sabotaggio ci troveremo dentro casa i malintenzionati. Anche se un rilevatore interno di movimento, a raggi infrarossi, si accorge della presenza di sconosciuti potrebbe essere troppo tardi.

I sensori magnetici per antifurto svolgono bene il loro compito. Sono i componenti piú semplici, ed anche piú economici, che fanno parte di un sistema di allarme per la casa. Costano veramente poco, tra i 10 ed i 20 euro, possiamo collegarli con la centralina attraverso un cavo oppure in maniera wireless. Il montaggio è banale: vanno posti uno sul battente e l’altro sull’ anta di una finestra o porta finestra.

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Quando sono attivi, sensori reed, se qualche male intenzionato apre in modo forzato la finestra e allontana i due battenti a cui sono collegati l’uno all’altro, il circuito elettrico si apre e viene generato un impulso di allarme. La centralina lo gestirà facendo suonare la sirena oppure inviando un messaggio al proprietario di casa sul telefono attraverso il combinatore telefonico. Abbastanza semplice. Nessuna circuiteria elettronica sofisticata, tutto molto easy.

contatti magnetici antifurto

Per installare i sensori antintrusione sui montanti delle finestre si utilizza un biadesivo oppure delle viti se gli infissi sono in legno. In maniera alternativa possono inserirsi anche all’ interno della cerniera di chiusura della finestra (contatto magnetico a sigaretta), in modo da essere praticamente invisibili.

Molti contatti magnetici allarme hanno anche un sistema anti tampering, ovvero un piccolo sensore integrato che si mette in allerta se qualcuno decide di strapparli. Lavorano molto bene e aumentano il grado di sicurezza di un appartamento se utilizzati insieme ai sensori a tendina, chiamati anche sensori a tapparella, quelli che si montano sopra la finestra. Ci sono anche i contatti magnetici a sigaratte, quelli in foto sopra di ottone, che si infilano all’ interno del battente di chiusura.

I sensori a tendina sono normali rilevatori a raggi infrarossi, basta passarci davanti e fanno scattare l’allarme, anche in questo caso molto economici ed efficaci, si trovano anche di buoni a 30-40 euro.

Contatti magnetici wireless:

anche in questo caso sono dei componenti molto semplici che vengono venduti sui vari portali online. Si collegano alla rete wifi di casa e inviano un segnale di allarme che viene visualizzato sullo smartphone grazie all’ installazione dell’ apposita app. L’allarme scatta quando i due contatti, montato ognuno su un battente della finestra o porta, vengono allontanati, quindi quando si apre una porta o finestra (disponibili anche contatti magnetici per finestre vasistas).

Cicalino per porte:

si tratta di un semplice dispositivo che si applica sul contatto porta, sulla porta chiusa tramite un gancio. Quando la porta viene aperta, il trascinamento del gancio o di un catenella fa scattare meccanicamente l’allarme sonoro, il cicalino parte avvertendo il proprietario di casa o colui che si trova all’interno dell’ abitazione.

Completiamo questo articolo dedicato agli allarmi finestre senza fili tramite antifurto parlando anche dei sensori di vibrazione che montiamo sulle vetrate. Delle piccole lamelle che si trovano all’ interno di queste piccole scatoline vibrano se qualcuno colpisce con forza il vetro, nel tentativo di un’effrazione, di romperlo. Collegati anche in questo caso alla centrale inviano un segnale di allarme.

Insomma se qualcuno si avvicina alla finestra abbiamo i sensori a tapparella, se qualcuno forza l’apertura ci sono i contatti magnetici, se qualcuno tenta di rompere il vetro con un martello o una mazza di sono quelli di vibrazione. Aggiungiamo anche un cane da guardia e le inferriate e dovremmo essere abbastanza protetti.

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