Sensori Antifurto

I sensori rappresentano una parte molto importante in un impianto di antifurto. Il loro scopo è quello di “vedere” o “captare” la presenza umana all’interno dell’ area sottoposta al loro controllo e comunicarla alla centrale. Si tratta di un compito molto importante perchè sono l’ultimo baluardo che abbiamo a disposizione nella difesa dei nostri ambienti. Se infatti i ladri sono riusciti a penetrare in casa, negozio o ufficio, nonostante la porta blindata, le inferriate o gli altri dispositivi esterni di protezione, loro devono intercettarli e far scattare l’allarme.

Quelli più utilizzati nei sistemi che si vendono in kit, ma anche in quelli installati da tecnici professionisti sono i sensori di movimento PIR, dall’ acronimo inglese passive infra red, ovvero a raggi infrarossi.

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il calore emesso dal corpo umano secondo un rilevatore termico

Come funziona un sensore Pir in un impianto di Antifurto

Partiamo innanzitutto da un presupposto fisico: ogni corpo umano emette calore, differenziato a seconda della parte presa in considerazione. Date un’occhiata alla foto qui sopra, vedete dei colori differenziati. Le parti della pancia sono più calde. Noi emettiamo calore. I sensori Pir sono in grado di leggere a distanza la variazione termica che c’è nella stanza dove sono stati installati. Fanno un confronto fra la stasi precedente al vostro ingresso con il momento successivo in cui apparite voi. A questo punto si accorgono che qualcosa è cambiato, c’è la presenza di un umano.

In casa o giardino sono spesso presenti anche animali domestici come cani, gatti, uccellini se si tratta di zona all’ aperto.I sensori Pir non devono inviare un allarme quando ci sono loro. In questo caso i rilevatori sono dotati di tecnologia “pet immune” per evitare falsi allarmi. Gli animali sono più piccoli, pesano meno, i sensori se ne accorgono, così come si accorgono di una diversa temperatura corporea.

Una volta quindi individuato l’intruso il sensore invia l’allarme alla centrale a cui è connesso via filo o wireless. La comunicazione senza fili avviene in doppia frequenza, solitamente 433 e 866 Mhz, una ridondanza che evita i facili tentativi di sabotaggio o di intercettazione del segnale.

sensore pir

Oltre ai sensori Pir passivi ci sono anche quelli a raggi infrarossi attivi, che vanno installati a coppia, ad esempio nelle barriere perimetrali per la protezione esterna. C’è un trasmettitore ed un ricevitore. Posti uno di fronte all’altro sono utilizzati per creare delle barriere a raggi infrarossi, utili per le parti esterne della casa come i muri perimetrali.

I rilevatori Pir presentano alcuni punti deboli. Il loro lavoro potrebbe essere influenzato da veloci cambi di temperatura , ad esempio se c’è vicino un termosifone, un calorifero, un camino acceso. Particolare attenzione dobbiamo fare li’ dove ci sono oggetti riflettenti o in movimento. All’ aperto sono sensibili ai raggi solari se li colpiscono in maniera diretta e a fasci di luce. La dove le condizioni atmosferiche non sono favorevoli si possono utilizzare i rilevatori a microonde che utilizzano per l’appunto onde radio per il rilevamento.

Infine ci sono i sensori a doppia tecnologia che utilizzano sia i raggi infrarossi che le microonde per controllare la presenza di intrusi. L’allarme viene generato se la doppia verifica, infrarosso e microonde, ha dato un responso positivo.